L’acufene può presentarsi alcune volte al mese oppure molte volte in una singola giornata. Può durare qualche istante oppure delle ore, o può essere costante senza sollievo nemmeno durante il sonno. Può presentarsi ad episodi intermittenti, che non danno eccessivo fastidio, oppure come un rumore costante che influenza negativamente la vita quotidiana.
L'acufene è reale?
L’acufene è da considerarsi reale, poiché si tratta di un “suono” udito dalla persona che ne soffre (acufene soggettivo), a prescindere dal fatto che possa essere udito da qualcun altro (acufene oggettivo). In effetti, le scansioni in MRI, imaging a risonanza magnetica, mostrano che c'è attività cerebrale associata a percezione uditiva.
L'acufene deve essere sempre considerato un sintomo e non una malattia, così come il dolore al braccio è sintomo della frattura ossea che lo provoca. Poiché l'acufene può essere precursore di certe complicazioni patologiche, non va mai trascurato o sottovalutato.
Si dice comunemente che l'acufene abbia tre caratteristiche che lo definiscono. Innanzitutto, l'acufene è una percezione del suono e quindi deve essere udibile dal paziente. In secondo luogo, è involontario, nel senso che non viene prodotto intenzionalmente. Infine, si origina nella testa.
Cosa puoi fare?
Anche se nella maggior parte dei casi l'acufene è innocuo e semplicemente il prodotto secondario del sistema uditivo danneggiato, in ciascuno dei seguenti casi è consigliabile consultare un audioprotesista:
- se soffri di acufene persistente
- percepisci l’acufene in un solo orecchio
- l'acufene è accompagnato da vertigini e/o problemi di equilibrio
- l'acufene influisce negativamente sulla vita di tutti i giorni